venerdì 18 maggio 2007

Proposte per Proposte

Qui di seguito ci sono alcuni suggerimenti su libri, film, artisti od opere d'arte che hanno dei rimandi agli argomenti trattati durante il giorni dei workshop.


Bibliografia

- Perdersi. L’uomo senza ambiente, Franco La Cecla. Laterza, 2005

- Che cos’è una carta geografica, Alessanda Spada, Carocci, 2007

- Antropologia della città, Alberto M. Sombrero, Carocci, 2007

- Che ci faccio io qui, Bruce Chatwin, Adelphi, 1990

- Le vie dei Canti, Bruce Chatwin, Adelphi, 1991

- La città distratta, Antonio Pascale, Einaudi, 1997

- Glocal, Hou Hanrou in Arte all’Arte, 2003

- Walkscape. Camminare come pratica estetica, Francesco Careri, Einaudi, 2006

- Conoscerete la nostra velocità, Dave Egger, Mondadori, 2003

- La città di quarzo. Indagine sul futuro a Los Angeles, Mike Davis, Manifestolibri, 1999

- Geografia della paura. L’immaginario collettivo del disastro, Mike Davis, Feltrinelli

- L’isola di cemento, James G. Ballard, Feltrinelli, 2002

- Zaziè nel Metrò, Raymond Queneau, Einaudi, 1994

- Less. Alternative living strategies, Gabi Scardi, catalogo mostra al PAC, Five Continent, 2006

- Paisan de Paris, Louis Argon, Il Saggiatore, 1996

- Significati del confine, Piero Zanini, Bruno Mondadori Editore, 1999

- Le confessioni di un italiano, Ippolito Nievo, Arnoldo Mondadori Editore, 2000.

- A Tour of the Monuments of Passaic, New Jersey, (1967), Robert Smithson, in “The Writings of Robert Smithson”, a cura di Nancy Holt, New York 1979


FILMOGRAFIA
- Ferro 3, Kim Ki-duk

- Stalker, Andrej Tarkowskij

- Following, Cristopher Nolan

- Una storia vera, David Lynch

- Alambrado, Marco Bechis

- Central do Brasil, Walter Salles


ARTISTI
- Lucy Orta, www.studio-orta.com

- Carlos Garaicoa

- Derive, Vito Acconci

- Mobile linear city, Acconci Studio www.acconci.com

- Michael Rakowitz, www.michaelrakowitz.com

- Gregor Schneider, www.gregorschneider.de

- Merzbau di una notte, Franco Vaccari

- Andrea Zittel , www.zittel.org

- Marjetica Potrc, www.potrc.org

- Homeless vehicle, Krzysztof Wodiczko, http://architecture.mit.edu/people/profiles/prwodicz.html

- Wide City, Luca Vitone, http://www.portfolioonline.it/cgi-bin/portfolio/portfolio.pl?action=view&id=1181145611

- Tacita Dean, www.tacitadean.net


a.titolo

giovedì 17 maggio 2007

Interno Palazzo del lavoro



Le foto sono tratte dal video...
Cosimo Donato :-)


Breve video







http://www.youtube.com/watch?v=vef7ej6qQJo

www.italia61.it

Da esplorare questo sito, per sapere di più su Italia 1961.

www.italia61.it
Il Palazzo delle Manifestazioni (Palazzo a Vela)


Il Palazzo delle Mostre, detto Palazzo a Vela o Palavela a causa della sua forma particolare, è un edificio situato in Via Ventimiglia 145 a Torino.
Fu progettato dagli architetti Annibale e Giorgio Rigotti in vista dell'esposizione "Italia 61" per il primo centenario dell'Unità d'Italia, così come il vicino Palazzo del lavoro, progettato da Pierluigi e Antonio Nervi. Si trova nella zona sud-est di Torino, nell'area compresa tra Corso Unità d'Italia e Via Ventimiglia, posta sulla riva sinistra del Po.
Il Palavela suscitò da subito attenzione e stupore per la sua forma inusuale e per le dimensioni: l'edificio, con base esagonale inscritta in un cerchio di 130 m. di diametro, è costituito da una struttura in cemento armato "a vela" realizzata su tre archi accostati, ruotati tra loro di 120 gradi ed ancorati a terra su tre dei sei vertici dell'esagono. Lo spazio interno, con una superficie di 15.000 metri quadrati, era delimitato dalle enormi vetrate laterali e dalla intersezione delle tre volte in copertura.


Riportiamo una lettera apparsa qualche tempo fa su "Specchio dei Tempi", rubrica del quotidiano "La Stampa" di Torino, e riportata nel sito www.vallesoana.it.

Spettabile Specchio dei Tempi - La Stampa
Oggetto: Addio Palazzo a Vela

Esprimo la mia disapprovazione ed il più profondo rammarico per la notizia divulgata di modificare le vetrate del Palazzo a Vela, edificio che venne inaugurato per i festeggiamenti di Italia '61 e considerato un'opera d'arte.
Rammarico in quanto il sottoscritto, come responsabile della allora Ditta Osello, coadiuvato da quattro vetrai della Valle Soana (Viglino Rodolfo, Ughetti Carlo, Ughetti Giuseppe e Boetto Giovanni) lavorando dalle 7.00 del mattino fino alle 24.00 di sera (con brevi soste per pranzo e cena) riuscimmo in 20 giorni a terminare la vetratura con 2-3 giorni d'anticipo sulla data tassativa di consegna lavori.
Mi domando: è giusto che la proposta di modifica del Palazzo a Vela venga attuata, oppure si pensi ad una soluzione di sola manutenzione meno impattante e che non modifichi drasticamente questo gioiello architettonico?
Nella speranza che questo appello abbia riscontro, ringrazio la Vostra rubrica che permette di poter esprimere quello che più sta a cuore della nostra bella Torino.

Cordiali saluti.

Mario CAPRA

PALAZZO VELA





www.italia61.it

Ragazzi, queso sito è meravigliso, percorre le tappe della Torino 1961!
PAola

la Monorotaia che faceva pochi metri





gazzetta del popolo 1960





Approvata la ferrovia aerea. A 90 Km/h con la monorotaia.
”Sono stati affidati ieri mattina dall’ on. Achille Marazza , vice presidente di "Italia 61" i lavoro edilizi per la costruzione della ferrovia aerea monorotaia. L’appalto è stato vinto dall’impresa Giovanetti di Roma: la commissione prima per la consulenza tecnica del comitato "Italia 61", riunita il 2 agosto, aveva dato il suo parere favorevole all’opera. La vettura potrebbe percorrere il tratto Torino-Moncalieri di 10 Km in circa sette minuti; in dieci con due fermate intermedie .
Poiche' il costo della ferrovia è all’incirca di 150 milioni al chilometro (quello di una metropolitana è di un miliardo e mezzo al Km) sarebbe utile prolungare il tratto in costruzione per 1961 da un lato almeno sino al Valentino , a "To-Esposizioni", servendo Molinette , Museo dell’automobile, Palazzo del SAMIA e Palazzo del Lavoro e dall’altro fino a Moncalieri. Sarebbe il primo collegamento veloce di un importante centro residenziale (e l’imbocco dell’autostrada To-Piacenza) con la nostra città senza intralciare l’usuale circolazione. Occorre però che Amministrazione provinciale, Comuni di Torino e Moncalieri, ATM e SATTI coordinino le idee e gli sforzi e con l’aiuto di To-Esposizioni e dell’A.N.F.I.A. si pongano al lavoro. Intanto si è appreso ieri che il percorso del tratto di Monorotaia i cui lavori sono imminenti è stato modificato rispetto all’originale.

ITALIA 1961 monorotaia

Tra le tante attrazioni che trovarono spazio a Italia 61, la monorotaia e' forse quella che, piu' di altre, e' diventata la vera e propria icona dell'esposizione, la figura simbolo dell'intera manifestazione.
Destinata a colpire l'immaginazione di grandi e piccini che vedevano sflilare, nel 1961, quello strano e modernissimo treno sopra le loro teste, negli anni e decenni successivi la vicenda legata alla monorotaia si e' poi rivelata una vera e propria querelle, nata dalle difficolta' di gestione, alti costi, incapacita' a trovare una sua precisa collocazione nel contesto urbano.
Oggi molti sono portati a citare la monorotaia come esempio di spreco di denaro pubblico, di mal governo e di incapacita' nel programmare qualcosa che potesse poi realmente servire la citta'.
La nostra opinione, di bambini degli anni sessanta cresciuti a Torino, e' che la monorotaia poteva e doveva essere salvata (nel vicino Museo dell'Automobile ad esempio), che Italia 61 sia stato un bel momento per Torino e che il ricordo che ne e' rimasto sia comunque da coltivare e, in questo senso, impagabile.
In queste pagine ripercorriamo, in modo tutt'altro che esaustivo, la storia delle monorotaia Alweg di Italia 61, partendo dalla nascita dell'idea per poi arrivare alla sua costruzione, al suo arrivo a Torino, per poi terminare con la sua lunga e triste agonia, come potrete voi stessi riscontrare se avrete la pazienza di arrivare al termine della storia.
Non ci interessa quindi affrontare, in questa sede, l'aspetto poilitico o economico, questo e' un sito commemorativo e non di denuncia. Personalmente siamo legati alla monorotaia da molto affetto e quella che leggerete su queste pagine e' una storia che, purtroppo, e' tutt'altro che a lieto fine.


Caratteristiche Tecniche Veicolo: La vettura, lunga 30 metri, larga tre e alta quattro e mezzo, ha tre carrelli con sei assi. Velocità 90 Km/h.
In caso di emergenza un dispositivo di sicurezza arresta il veicolo ai respingenti finali senza toccarli. Il motore è elettrico a 113 Kw/h.
I posti a sedere sono 80 e in piedi 120. Peso 38 tonnellate in lega leggera.
Carrozzeria di “linea italiana” studiata alla MaterferFIAT con la collaborazione di Ghia e di TomTijarda.


L'impianto, (su brevetto Alweg Corporation di Colonia), poggia su pilastri in cemento armato precompresso, che sono collocati a 20 m. l'uno dall'altro e sui quali e' posata, a circa 6 metri di altezza, un unica grande rotaia, pure in cemento armato precompresso, alta un metro e quaranta: ogni campata e' di 20 m. e pesa 40 tonnellate. L'automotrice, a tre elementi in lega di metallo leggero,e' cotruita in Germania dalla Linke Hofmann Busch su disegno della FIAT Materiale Ferroviario, con la collaborazione della carrozzeria Ghia. A differenza di tutte le altre attualmente in servizio, non e' sospesa alla rotaia, bensi' appoggiata ad essa, con evidenti vantaggi per la panoramicita' delle vetture. La portata della vettura e' di 80 posti a sedere e 120 in piedi. La ferrovia e' quindi in grado di trasportare 25.000 passeggeri al giorno. Il tragitto fra le due estremita' dell'Esposizione, della lunghezza di m. 1200, e' percorso in circa un minuto e mezzo. Il biglietto di tipo unico costa 100 Lire.
(Tratto dalla "Guida ufficiale di Italia 61")

Le statistiche riassuntive che riflettono l'attivita' dei servizi di trasporto di Italia 61 forniscono un consuntivo clamoroso. Poco meno di 4 milioni di persone hanno viaggiato sulla monorotaia, sui taxi-jolly, sugli autobus belvedere, sulla funivia e sui battelli fluviali. Nelle giornate di punta la folla si allungava in lunghe code alle stazioni di partenza, nella paziente attesa del proprio turno.
Il maggior interesse, sia presso i visitatori che presso i tecnici giunti da ogni parte del mondo, l'ha suscitato la monorotaia. Sono venuti esperti dal Giappone e dal Nord America a veder funzionare il rosso vagone che si dice destinato a rivoluzionare i sistemi di trasporto urbano. A meta' del mese di ottobre i passeggeri trasportati dalla monorotaia erano gia' 1.368.868.
Alla velocita' di 60 chilometri all'ora il "treno aereo" ha compiuto circa 22 mila viaggi per trasportare il pubblico dall'ingresso proncipale al palazzo del lavoro. La media dei viaggi e' stata di 12 ogni ora con una frequenza di uno ogni cinque minuti. Complessivamente quindi la monorotaia ha coperto una distanza superiore ai 25 mila chilometri.
(Tratto da "Notiziario Italia 61 n.12 ottobre 1961")

martedì 15 maggio 2007

palafuksas

link video portapalazzo

ci siete domani sera?

ci troviamo domani sera:merc alle 22 a casa mia, via boito 22 vicino al centro ArteGiovane di Barriera di milano, a domani, spero ci sarete tutti!
se avete materiale file audio video da condividere portatelo con voi, ho un portatile e un hard disk esterno su cui riversare tutto
ludovica carbotta

lunedì 14 maggio 2007

mercoledì 16 maggio

abbiamo pensato di trovarci mercoledì sera per fare un punto della situazione tra di noi: informazioni raccolte, idee e materiali da condividere, ci sarete tutti?
a casa di davide, penso dopo cena
a domani per conferme
Ludovica

domenica 13 maggio 2007

palazzo del lavoro primo raid

Ritorno ora dalla passeggiata notturna dentro Palazzo del lavoro.Sorveglianza inesistente la porta è sempre aperta.L'interno è completamente buio.A presto per le foto.Cosimo

sabato 12 maggio 2007

Consigli

LIBRI consigliati:
Francesco (Stalker)

I SIGNIFICATI DEI CONFINI di Piero Zanini
LE VIE DEI CANTI di Chatwin Bruce


Consigliati da Giorgina

Vita e istruzioni per l'uso di Georges Perec
Specie di spazi di Georges Perec
La dispersione di Georges Perec

Partendo dal PALA FUXAS







gli uffici





Palazzo Nervi e ..