giovedì 17 maggio 2007

Il Palazzo delle Manifestazioni (Palazzo a Vela)


Il Palazzo delle Mostre, detto Palazzo a Vela o Palavela a causa della sua forma particolare, è un edificio situato in Via Ventimiglia 145 a Torino.
Fu progettato dagli architetti Annibale e Giorgio Rigotti in vista dell'esposizione "Italia 61" per il primo centenario dell'Unità d'Italia, così come il vicino Palazzo del lavoro, progettato da Pierluigi e Antonio Nervi. Si trova nella zona sud-est di Torino, nell'area compresa tra Corso Unità d'Italia e Via Ventimiglia, posta sulla riva sinistra del Po.
Il Palavela suscitò da subito attenzione e stupore per la sua forma inusuale e per le dimensioni: l'edificio, con base esagonale inscritta in un cerchio di 130 m. di diametro, è costituito da una struttura in cemento armato "a vela" realizzata su tre archi accostati, ruotati tra loro di 120 gradi ed ancorati a terra su tre dei sei vertici dell'esagono. Lo spazio interno, con una superficie di 15.000 metri quadrati, era delimitato dalle enormi vetrate laterali e dalla intersezione delle tre volte in copertura.


Riportiamo una lettera apparsa qualche tempo fa su "Specchio dei Tempi", rubrica del quotidiano "La Stampa" di Torino, e riportata nel sito www.vallesoana.it.

Spettabile Specchio dei Tempi - La Stampa
Oggetto: Addio Palazzo a Vela

Esprimo la mia disapprovazione ed il più profondo rammarico per la notizia divulgata di modificare le vetrate del Palazzo a Vela, edificio che venne inaugurato per i festeggiamenti di Italia '61 e considerato un'opera d'arte.
Rammarico in quanto il sottoscritto, come responsabile della allora Ditta Osello, coadiuvato da quattro vetrai della Valle Soana (Viglino Rodolfo, Ughetti Carlo, Ughetti Giuseppe e Boetto Giovanni) lavorando dalle 7.00 del mattino fino alle 24.00 di sera (con brevi soste per pranzo e cena) riuscimmo in 20 giorni a terminare la vetratura con 2-3 giorni d'anticipo sulla data tassativa di consegna lavori.
Mi domando: è giusto che la proposta di modifica del Palazzo a Vela venga attuata, oppure si pensi ad una soluzione di sola manutenzione meno impattante e che non modifichi drasticamente questo gioiello architettonico?
Nella speranza che questo appello abbia riscontro, ringrazio la Vostra rubrica che permette di poter esprimere quello che più sta a cuore della nostra bella Torino.

Cordiali saluti.

Mario CAPRA

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