giovedì 17 maggio 2007

ITALIA 1961 monorotaia

Tra le tante attrazioni che trovarono spazio a Italia 61, la monorotaia e' forse quella che, piu' di altre, e' diventata la vera e propria icona dell'esposizione, la figura simbolo dell'intera manifestazione.
Destinata a colpire l'immaginazione di grandi e piccini che vedevano sflilare, nel 1961, quello strano e modernissimo treno sopra le loro teste, negli anni e decenni successivi la vicenda legata alla monorotaia si e' poi rivelata una vera e propria querelle, nata dalle difficolta' di gestione, alti costi, incapacita' a trovare una sua precisa collocazione nel contesto urbano.
Oggi molti sono portati a citare la monorotaia come esempio di spreco di denaro pubblico, di mal governo e di incapacita' nel programmare qualcosa che potesse poi realmente servire la citta'.
La nostra opinione, di bambini degli anni sessanta cresciuti a Torino, e' che la monorotaia poteva e doveva essere salvata (nel vicino Museo dell'Automobile ad esempio), che Italia 61 sia stato un bel momento per Torino e che il ricordo che ne e' rimasto sia comunque da coltivare e, in questo senso, impagabile.
In queste pagine ripercorriamo, in modo tutt'altro che esaustivo, la storia delle monorotaia Alweg di Italia 61, partendo dalla nascita dell'idea per poi arrivare alla sua costruzione, al suo arrivo a Torino, per poi terminare con la sua lunga e triste agonia, come potrete voi stessi riscontrare se avrete la pazienza di arrivare al termine della storia.
Non ci interessa quindi affrontare, in questa sede, l'aspetto poilitico o economico, questo e' un sito commemorativo e non di denuncia. Personalmente siamo legati alla monorotaia da molto affetto e quella che leggerete su queste pagine e' una storia che, purtroppo, e' tutt'altro che a lieto fine.


Caratteristiche Tecniche Veicolo: La vettura, lunga 30 metri, larga tre e alta quattro e mezzo, ha tre carrelli con sei assi. Velocità 90 Km/h.
In caso di emergenza un dispositivo di sicurezza arresta il veicolo ai respingenti finali senza toccarli. Il motore è elettrico a 113 Kw/h.
I posti a sedere sono 80 e in piedi 120. Peso 38 tonnellate in lega leggera.
Carrozzeria di “linea italiana” studiata alla MaterferFIAT con la collaborazione di Ghia e di TomTijarda.


L'impianto, (su brevetto Alweg Corporation di Colonia), poggia su pilastri in cemento armato precompresso, che sono collocati a 20 m. l'uno dall'altro e sui quali e' posata, a circa 6 metri di altezza, un unica grande rotaia, pure in cemento armato precompresso, alta un metro e quaranta: ogni campata e' di 20 m. e pesa 40 tonnellate. L'automotrice, a tre elementi in lega di metallo leggero,e' cotruita in Germania dalla Linke Hofmann Busch su disegno della FIAT Materiale Ferroviario, con la collaborazione della carrozzeria Ghia. A differenza di tutte le altre attualmente in servizio, non e' sospesa alla rotaia, bensi' appoggiata ad essa, con evidenti vantaggi per la panoramicita' delle vetture. La portata della vettura e' di 80 posti a sedere e 120 in piedi. La ferrovia e' quindi in grado di trasportare 25.000 passeggeri al giorno. Il tragitto fra le due estremita' dell'Esposizione, della lunghezza di m. 1200, e' percorso in circa un minuto e mezzo. Il biglietto di tipo unico costa 100 Lire.
(Tratto dalla "Guida ufficiale di Italia 61")

Le statistiche riassuntive che riflettono l'attivita' dei servizi di trasporto di Italia 61 forniscono un consuntivo clamoroso. Poco meno di 4 milioni di persone hanno viaggiato sulla monorotaia, sui taxi-jolly, sugli autobus belvedere, sulla funivia e sui battelli fluviali. Nelle giornate di punta la folla si allungava in lunghe code alle stazioni di partenza, nella paziente attesa del proprio turno.
Il maggior interesse, sia presso i visitatori che presso i tecnici giunti da ogni parte del mondo, l'ha suscitato la monorotaia. Sono venuti esperti dal Giappone e dal Nord America a veder funzionare il rosso vagone che si dice destinato a rivoluzionare i sistemi di trasporto urbano. A meta' del mese di ottobre i passeggeri trasportati dalla monorotaia erano gia' 1.368.868.
Alla velocita' di 60 chilometri all'ora il "treno aereo" ha compiuto circa 22 mila viaggi per trasportare il pubblico dall'ingresso proncipale al palazzo del lavoro. La media dei viaggi e' stata di 12 ogni ora con una frequenza di uno ogni cinque minuti. Complessivamente quindi la monorotaia ha coperto una distanza superiore ai 25 mila chilometri.
(Tratto da "Notiziario Italia 61 n.12 ottobre 1961")

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